I diversi tipi di protesi di spalla

By: | Tags: | Comments: 0 | luglio 24th, 2017

L’articolazione della spalla (scapolo-omerale) è costituita dalla testa dell’omero, che ha la forma di una porzione di sfera e dalla cavità glenoidea (o glena) della scapola, che ha forma vagamente ovale ed è poco profonda. Per il corretto funzionamento della spalla hanno un ruolo fondamentale i quattro muscoli o tendini della cuffia dei rotatori, che mantengono la testa omerale saldamente accostata e centrata sulla glena e forniscono la forza di rotazione interna ed esterna ed il deltoide, un muscolo potente indispensabile per i movimenti di elevazione del braccio.

Quando il corretto funzionamento di questi viene meno, inizia a diventare sempre più faticoso muovere la spalla e in questi casi è necessario intervenire chirurgicamente. Il trattamento chirurgico si avvale di moderni impianti protesici che permettono la parziale o totale sostituzione dell’articolazione. Tali impianti sono metallici, in titanio pregiato ed in genere vengono infissi nell’osso senza necessità di cementazione.

Le protesi si dividono in:

  • Protesi di superficie: la protesi di rivestimento si adatta come una capsula alla struttura ossea sferica e comporta una serie di vantaggi : il risparmio osseo, ovvero si toglie meno osso e questo comporta meno problemi in caso di una successiva revision e l’invasività minore con recupero più rapido e una minore incidenza di complicazioni e un posizionamento della protesi più facile perché si rispetta di più l’anatomia dell’articolazione.
  • Sostituzione parziale della spalla : nella chirurgia di protesi parziale della spalla, le superfici dell’osso e la cartilagine danneggiata vengono rimosse e sostituite con superfici artificiali ( impianti). Nei casi in cui il danno più grave riguardi solo il lato omerale (sfera) dell’articolazione, il medico opta per una procedura che preservi il lato sano della spalla. Si parla in questo caso di sostituzione parziale della spalla; una sostituzione parziale della spalla eseguita con successo allevia il dolore, mantenendo pressoché intatta la naturale anatomia. Inoltre, può ritardare e in alcuni casi prevenire, la necessità di una più estesa protesi della spalla, che preveda la sostituzione di entrambe le parti dell’articolazione.
  • Sostituzione totale della spalla : nella chirurgia di protesi totale della spalla, la parte sferoidale e l’alloggiamento danneggiati dall’artrite vengono rimossi e sostituiti con parti artificiali realizzate in metallo e materiale plastico estremamente durevole (impianti). Tali impianti sono sagomati in modo da riprodurre un movimento molto simile a quello di una spalla sana. La parte che sostituisce la parte sferoidale è costituita da uno stelo con una testa arrotondata in metallo. La parte che sostituisce l’alloggiamento è formata da un guscio concavo in plastica liscia che si adatta alla testa arrotondata della sfera. Quando si sostituiscono entrambe le parti dell’articolazione si parla di protesi totale della spalla.
  • Protesi inversa della spalla : quando la cuffia dei rotatori è talmente danneggiata da non poter sostenere una protesi tradizionale, il medico può optare per una protesi inversa di spalla. Come in un tradizionale intervento di protesi di spalla, le parti che sono logorate e sfregano le une contro le altre sono sostituite da part di metallo e di plastica che possono muoversi liberamente. La differenza nella protesi inversa di spalla consiste nel fatto che le parti del omero e di scapola e la componente glenoidea sull’omero. Ciò permette ai muscoli deltoidi di compensare la cuffia dei rotatori danneggiata, assicurando sull’articolazione della spalla maggiore stabilità, forza e ampiezza di movimento.

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