La traumatologia sportiva ha un ruolo preminente nella medicina dello sport e diversi sono gli studi e le ricerche che si occupano di questa disciplina medica. Le recenti acquisizioni confermano la necessità di considerare l’atleta infortunato diversamente da come viene considerato il paziente normale. Anche se si parla di gomito del tennista, ginocchio del saltatore, tallone del corridore tali patologie non sono esclusivo appannaggio dello sportivo ma anzi più spesso sono di più frequente osservazione in altre categorie di pazienti.
Tuttavia il trattamento della lesione “sportiva” è diverso, infatti gestire un atleta comporta problematiche diverse; lo sportivo chiede il tipo di lesione di cui è affetto, la causa che lo ha determinato, i tempi di guarigione e diripresa della attività sportiva, la possibilità di tornare alle capacità agonistiche precedenti il trauma, la possibilità di una recidiva, in sintesi chiede al medico un completo recupero funzionale in tempi più brevi possibili; il paziente non sportivo invece in genere chiede la guarigione della lesione indipendentemente dalla metodica terapeutica e dai tempi richiesti.
Pertanto il Traumatologo dello Sport deve dare massima comunicazione ed informazione allo sportivo traumatizzato ed impostare i programmi terapeutici nella ricerca del recupero completo dell’atleta nel minor tempo possibile.